Dal luglio 1943 al giugno 1946 si consumò il passaggio dal crollo del regime mussoliniano alla nascita della Repubblica antifascista. In una cornice contraddistinta dal collasso dello Stato unitario, la violenza del conflitto totale si impresse a fondo nella quotidianità: al trauma dei bombardamenti si aggiunsero le ferite della guerra civile, della resistenza al nazi-fascismo, dell’occupazione militare tedesca e della successiva occupazione alleata. In questo triennio denso di mutamenti radicali, scandito dalla graduale liberazione della penisola, gli italiani si scontrarono con la difficoltà di fare i conti con la catastrofe bellica, e quindi con il passato fascista, in un avvicendarsi di rimozioni e speranze, protagonismo politico e desiderio di normalità. Su queste basi si poggiarono la fuoriuscita dalla guerra fascista e l’avvento della democrazia.
Il secondo dei Percorsi nella storia 2017 illustrerà i principali snodi di questa transizione, facendo ricorso a materiali bibliografici, documentari, iconografici e multimediali. I partecipanti saranno guidati nelle rappresentazioni coeve e nella memoria di quegli eventi, intrecciando il piano locale allo scenario nazionale ed europeo.
Al Palazzo del Capitano verranno richiamate le tappe fondamentali del 1943-1948, portando l’attenzione su alcuni momenti periodizzanti (il 25 luglio 1943, il 25 aprile 1945, il 2 giugno 1946), su singole personalità (Carlo Azeglio Ciampi), sul vissuto dell’Italia (e di Pisa) sotto le bombe, sui manifesti politici. Al Centro archivistico, invece, l’esperienza della guerra e della ricostruzione post-fascista verrà affrontata attraverso le scritture degli allievi e docenti della Scuola Normale, senza tralasciare un episodio fortemente simbolico: l’assassinio del filosofo Giovanni Gentile. Al Palazzo dell’Orologio, infine, verranno presentati racconti autobiografici, esempi di letteratura partigiana e raffigurazioni artistiche (sculture, romanzi, cinema), ripercorrendo l’itinerario dalla “monumentalizzazione” del paradigma antifascista nell’immediato dopoguerra fino alla più recente storiografia sulla “guerra ai civili” e sull’“Italia nata dalla Resistenza”.