L'archivio è stato donato dagli eredi di Silva alla Scuola nel 1996. Il fondo, versato nel 1996 e nel 1997, è articolato in: corrispondenza; manoscritti ; diari, agende e tacchuini ; materiale preparatorio ; testi di lezioni e conferenze ; raccolte di materiale bibliografico e riviste ; .
L'ordinamento è stato compiuto dopo il versamento alla Scuola, è possibile accedere all'indice dei corrispondenti (Silvaindice.pdf 155KB)
Dopo la maturità classica Silva si iscrisse nel 1906 alla facoltà di lettere dell'università di Pisa, dove si formò sotto la guida Amedeo Crivellucci, titolare dell'insegnamento di storia moderna, nello stesso anno partecipò al concorso di ammissione alla Scuola in cui entrò come allievo convittore. Nel 1910 conseguì la laurea e poco dopo prese l'abilitazione per l'insegnamento. Fu profondamente influenzato da Giocacchino Volpe, normalista ed egli stesso allievo del Crivellucci, e da Gaetano Salvemini, chiamato a Pisa nel 1910 per sostituire lo stesso Crivellucci, con cui Silva instaurerà un profondo legame destinato a incidere sul suo percorso intellettuale. Vinse nel 1912 il concorso per l'insegnamento liceale, l'esperienza però fu di breve durata perché nel 1912-13 ottenne una borsa che gli permise di trascorre lunghi soggiorni all'estero.
Nel 1913 vinse la cattedra di storia per l'Accademia Navale di Livorno. L'anno successivo ottenne la libera docenza in storia presso l'università di Pisa, che gli affidò l'incarico per l'insegnamento di storia moderna nel 1916 - 1917.
Collaborò con molitssime riviste scientifiche, fra le quali L'Unità di Salvemini, La Voce di Giuseppe Prezzolini, e a partire dal 1915 curò regolarmente la terza pagina del Corriere della sera, quest'ultima collobarazione venne meno nel 1926.
Fu tra i firmatari del Manifesto degli intellettuali antifascisti di Benedetto Croce e rifiutò di collaborare all'Enciclopedia italiana, solo nel 1930 rivide la propria posizione e redasse per l'Enciclopedia molte voci minori e le ampie sezioni ampie riguardanti la storia della della Francia e quella dell'Inghilterra.
Nel 1922 vinse la cattedra di storia all'istituto di magistero di Roma, dove iniziò ad insegnare l'anno successivo. Per tutti gli anni '20 partecipò a numerosi concorsi presso alcune universìtà (Cagliari, Bologna etc.) e, nonostante risultasse vincitore, non ottenne alcuna cattedra non essendo gradito al regime.
Ricca e
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