Il fondo, donato alla Scuola nel 2008 dagli eredi del Ròsi, è costituito da un’ampia sezione di carteggio, suddivisa ulteriormente una prima parte in base ai corrispondenti ( oltre duemila in bb. 37) mentre la restante parte (bb. 8) è composta dal carteggio con gli editori con cui Ròsi collaborò per edizioni della sue opere oppure da aree tematiche. Il restante materiale è composto (bb. 53) da appunti, bozze, documenti riguardanti le opere e gli studi del Ròsi.
L'archivio è in fase di riordinamento.
Si iscrisse all'università di Pisa nel 1884, lo stesso anno sostenne il concorso per la Scuola dove fu ammesso come alunno convittore, ebbe tra gli altri come compagni di studio Luigi Montresor e Emilio Paolo Pavolini. Si formò sotto la guida di Amedeo Crivellucci. Laureatosi nel 1888, discutendo una tesi sui trattati d'amore medievali, lo stesso anno discusse la tesi per l'abilitazione all'insegnamento. Nel 1889 iniziò ad insegnare a Recanati, a Catania (1889), a Genova (1892) e di Roma dove per molti anni ricoprì per molti anni all'università l'incarico di insegnamento di storia del Risorgimento.
Subito dopo l'università iniziò a pubblicare i risultati dei suoi studi e delle ricerche, già nel 1889 pubblicò la tesi di laurea, relativa ai trattati d’amore del Cinquecento a cui seguì nel 1892 la tesi di abilitazione concernente ai rapporti fra Chiesa ed i longobardi ai tempi di Liutpranto. Fu molto prolifico in ambito editoriale ed ebbe moltissimi interessi, dalla storia medievale a quella risorgimentale. Fondamentali sono le sue opere relative ad Antonio Mordini, del 1906, sui Cairoli, del 1908, e l'intensa attività fatta per la realizzazione del Dizionario Dizionario del Risorgimento, pubblicato da Vallardi in quattro volumi, ed uscito tra il 1930 ed il 1937 (l'ultimo volume vide la stampa dopo la sua morte).
Il Centro archivistico ha aderito a "Carte in dimora | archivi e biblioteche: storie tra passato e futuro" giornata nazionale di apertura di archivi e…